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Distonia Funzionale

Cos’è la distonia funzionale?

I pazienti con distonia funzionale possono presentare delle posture anomale delle dita (es. “dita arricciate”) e/o della mano (es. “mano serrata”).

Un altro sintomo molto comune nella distonia funzionale riguarda la postura del piede, in cui la caviglia è ruotata verso il basso.

Tali posture anomale prendono il nome di “distonia fissa” e per il paziente risultano essere difficili, se non impossibili, da modificare.

Le immagini riportate di seguito mostrano come le posture distoniche possono diventare fisse. 

La distonia può essere un problema temporaneo intermittente come uno spasmo oppure può essere permanente (distonia funzionale fissa).

Cos’è andato storto nella distonia funzionale?

Ciascuno di noi ha nel cervello una mappa del proprio corpo e dei propri arti.

In poche parole, ciò che sembra non funzionare nella distonia funzionale è che questa mappa rappresentata nel cervello, per varie ragioni, ha iniziato a non funzionare bene. In altre parole, il cervello pensa che le posture anomale della mano e delle dita o la posizione ruotata della caviglia siano di fatto normali, sebbene il paziente sia consapevole che non lo sono.

Infortuni, debolezza agli arti e immobilità sembrano essere tra le cause più probabili del malfunzionamento di queste mappe presenti nel cervello.

Il trattamento della distonia funzionale è finalizzato a riaggiornare  il cervello facendo in modo che apprenda nuovamente come dovrebbe essere la normale posizione dell’arto.

Sovrapposizione con la sindrome dolorosa regionale complessa

La distonia funzionale si sovrappone ad una condizione chiamata sindrome dolorosa regionale complessa (dall’inglese Complex Regional Pain Syndrome, CPRS) o algodistrofia. Puoi trovare ulteriori informazioni su questa sindrome nella sua pagina dedicata.

I pazienti con CRPS avvertono un forte dolore, il più delle volte agli arti, che non si risolve o addirittura tende a peggiorare anche dopo la guarigione dall’infortunio. La distonia funzionale è una delle complicazioni della CRPS.

Il dolore è comune nei pazienti con distonia funzionale. Tuttavia essa può presentarsi anche in assenza di dolore.

Come viene fatta la diagnosi?

La diagnosi di distonia funzionale deve essere fatta da un medico che abbia familiarità con le diverse cause di distonia.

La distonia funzionale si presenta spesso in modo improvviso ma può anche avere una comparsa graduale. Può derivare da una delle seguenti situazioni:

  1. Lesione o dolore localizzato all’arto. Come precedentemente descritto, la distonia funzionale può presentarsi in associazione alla sindrome dolorosa regionale complessa;
  2. Dopo un periodo di immobilizzazione prolungata, specialmente se associata a debolezza funzionale dell’arto;
  3. Presenza di una lieve forma sottostante di distonia, che peggiora a causa della presenza di distonia funzionale.

Lo sviluppo di una distonia che presenta le caratteristiche appena descritte, soprattutto se associata ad altri sintomi neurologici funzionali e ad un esordio improvviso in età adulta, è fortemente indicativo di una distonia funzionale.

Quali sono le differenze con altre forme di distonia?

Distonia” è un termine neurologico usato per indicare delle contrazioni muscolari persistenti e anomale che causano un cambiamento della postura.

Ci sono diverse forme di distonia, quali: il crampo dello scrivano, la distonia cervicale (talvolta chiamata torcicollo) e la distonia generalizzata. La distonia può essere presente in una varietà di disturbi neurologici. 

Dato che alcune di queste forme di distonia, come il crampo dello scrivano, non sono associate a alterazioni cerebrali, per quale motivo non rientrano tra i disordini funzionali?

Innanzitutto, ciò che preme sottolineare qui è che i disordini funzionali sono genuini e derivano da un problema nel funzionamento del cervello.

Essi, diversamente da altre forme di distonia, possono essere reversibili. Per cui la distonia funzionale, anche quando apparentemente fissa, può qualche volta migliorare sotto ipnosi, o con la fisioterapia. Al contrario, altre forme di distonia raramente rispondono a questo tipo di trattamento.

Inoltre, al contrario dei pazienti con distonia funzionale, i pazienti con altre forme di distonia come il crampo dello scrivano, non tendono ad avere altri tipi di sintomi funzionali e disordini descritti in questo sito.

La distonia funzionale è senza dubbio un buon esempio di come sia difficile distinguere situazioni in cui c’è una “malattia” da quelle in cui non c’è.  A tale scopo, è necessario ricorrere ad un modo completamente diverso di osservare queste patologie per poterle riconoscere.

Qual è il trattamento?

Dai uno sguardo alle pagine del sito dedicate ai trattamenti.

Hai fiducia nella diagnosi?

E’ fondamentale che il paziente sia convinto di aver ricevuto la diagnosi corretta. Se non è così, sarà difficile mettere in pratica le tecniche riabilitative proposte qui.

Se non sei sicuro di avere una distonia funzionale, considera gli elementi in base ai quali è stata formulata la diagnosi. Dovresti avere alcune delle caratteristiche cliniche descritte sopra. Se è così, perché non fidarsi della diagnosi che hai ricevuto? 

La distonia funzionale non è necessariamente dovuta allo stress. Infatti è spesso più evidente quando le persone sono rilassate o non pensano a qualcosa in particolare. A volte i pazienti rifiutano la diagnosi perché il medico gli ha suggerito che la distonia funzionale è dovuta allo stress. Se così fosse, potrebbe esserci stato un malinteso tra il paziente e il medico. Sappiamo che molti pazienti con distonia funzionale sono stressati a causa dei loro sintomi, ma molti altri non lo sono. Per cui, essere stressati o meno non è rilevante per la diagnosi.

Tecniche fisioterapiche specifiche

Attualmente si è ancora alla ricerca delle tecniche specifiche più utili per il trattamento della distonia funzionale. Tuttavia, un principio generale molto importante consiste nel provare a muovere la parte affetta, sebbene nel caso di una distonia fissa questo non sia possibile.

Alcune tecniche che possono risultare utili sono:

  1. Cambiare le postura sia quando si è seduti che quando si è in piedi;
  2. Distendere l’arto usando le tecniche apprese per la sindrome dolorosa regionale complessa;
  3. Guardarsi allo specchio per fornire al cervello un feedback sulla posizione scorretta dell’arto. Ad esempio, alcuni pazienti raccontano di percepire il proprio piede come se fosse dritto nonostante sia piegato;
  4. Usare uno specchio per “ingannare” il cervello portandolo a pensare che il piede o la mano affetti si trovino in una posizione normale. Questa è la stessa tecnica utilizzata nei pazienti con Dolore dell’Arto Fantasma ed è anche utilizzata nei pazienti affetti da CRPS;
  5. Provare ad immaginare che il piede o la mano siano di nuovo nella posizione corretta.

Altri trattamenti disponibili

Leggi le informazioni presenti nella sezione trattamenti per conoscere trattamenti specifici che possono esserti utili.